Come funziona la bonifica post-incendio?

La bonifica post-incendio è un intervento delicato e complesso che mira a rendere nuovamente agibili strutture civili e industriali colpite dal fuoco. Le fiamme generano gas tossici maleodoranti che si insinuano in ogni anfratto e che sono estremamente dannosi per la salute di persone e animali.

Le operazioni di bonifica post-incendio, eseguite da personale autorizzato e ditte specializzate mediante l’utilizzo di strumenti all’avanguardia e tecnologie apposite, eliminano le polveri sottili e le particelle cancerogene dall’aria e dalle superfici, rendendo salubri e sicuri gli spazi di vita e lavoro colpiti dal sinistro.

Come funziona la bonifica post-incendio? Il protocollo da seguire dipende dall’entità del danno subito. Secondo gli esperti, gli interventi più efficaci sono 3:

  • deodorizzazione enzimatica;
  • ozonizzazione;
  • decontaminazione manuale.

Deodorizzazione enzimatica

La deodorizzazione enzimatica è una tecnica di bonifica post-incendio che elimina i cattivi odori generati da fumi, polveri e gas. Spente le fiamme, negli ambienti permangono molecole maleodoranti, che contaminano l’aria e penetrano nelle superfici, rendendoli sgradevoli, poco accoglienti e pericolosi per chi li abita.

Sfruttando l’azione di enzimi e biosurfattanti, la deodorizzazione enzimatica sanifica le aree danneggiate dalle fiamme e rende l’aria salubre e pulita. Questa tecnica prevede l’utilizzo di appositi prodotti enzimatici che, scatenando una reazione biochimica, neutralizzano i cattivi odori.

La deodorizzazione si rivela efficace per eliminare gli odori post-incendio perché gli enzimi che utilizza sono proteine in grado di:

  • scomporre le molecole responsabili dei cattivi odori;
  • agire come catalizzatori e acceleratori del processo di decomposizione delle sostanze odorose.

Come funziona la bonifica post-incendio con la tecnica di deodorizzazione enzimatica? I prodotti enzimatici vengono applicati su superfici e oggetti e vengono nebulizzati nell’aria mediante l’utilizzo di appositi spruzzatori.

Perché i risultati del trattamento possano essere pienamente evidenti è richiesto del tempo. Il numero di interventi da eseguire, infatti, dipende dall’intensità degli odori da neutralizzare e dalle condizioni generali dell’ambiente colpito dal sinistro.

Ozonizzazione

In alcune circostanze, la deodorizzazione enzimatica può rivelarsi non sufficiente per eliminare completamente i cattivi odori causati dall’incendio. Gli esperti, in questi casi, suggeriscono di adottare un approccio combinato e di bonificare gli ambienti ricorrendo anche all’ozonizzazione.

L’ozonizzazione è una tecnica che sfrutta l’ossigeno per produrre ozono. Questo, ossidandosi, permette di eliminare tutte le particelle tossiche e maleodoranti rilasciate dalle fiamme, purificando l’aria e le superfici contaminate.

Nello specifico, l’ozono è efficace per eliminare i cattivi odori causati dall’incendio perché:

  • attacca i composti organici presenti negli odori post-incendio, come il fumo, la fuliggine e le sostanze chimiche generate dalla combustione, disgregando e neutralizzando completamente le molecole contaminanti;
  • penetra negli spazi interstiziali più difficili e permette di trattare in modo efficace anche le fonti nascoste di cattivi odori, come superfici porose e tessuti;
  • agisce più o meno rapidamente, riducendo notevolmente l’intensità degli odori.

Il processo di ozonizzazione per la bonifica post-incendio prevede che l’ozono venga prodotto utilizzando un apposito generatore. Questo converte l’ossigeno presente nell’aria in ozono, sfruttando un processo di scarica elettrica o lampade a raggi ultravioletti.

Una volta generato, l’ozono viene distribuito nell’ambiente con il supporto di appositi sistemi di ventilazione o diffusori.

Durante il trattamento, è importante prestare attenzione a due aspetti in particolare:

  • tempo di esposizione, che varia in base alle dimensioni dell’ambiente e all’intensità degli odori e che deve essere sufficiente per consentire all’ozono di agire in modo efficace. Tendenzialmente, può variare da diverse ore a qualche giorno;
  • concentrazione di ozono, che deve essere opportunamente monitorata perché, se eccessiva, può essere dannosa per la salute. Si consiglia di arieggiare gli ambienti dopo l’intervento, così che l’ozono residuo si disperda.

L’ozonizzazione è una delle tecniche più impiegate dalle ditte specializzate nella bonifica post-incendio perché non è invasiva non prevede l’utilizzo di prodotti chimici o tossici per la salute.

Decontaminazione manuale

La decontaminazione manuale, a differenza della deodorizzazione enzimatica e dell’ozonizzazione, che mirano specificatamente alla neutralizzazione dei cattivi odori, si concentra sulla rimozione delle particelle di fuliggine, dei residui carboniosi e di altre sostanze tossiche che contaminano oggetti e superfici, attraverso l’utilizzo di detergenti, disinfettanti e attrezzi specifici.

Sebbene non intervenga direttamente sui cattivi odori causati dall’incendio, la decontaminazione manuale può contribuire alla riduzione degli stessi perché agisce sulle fonti che li causano.

Le tecniche di decontaminazione manuale sono numerose e ciascuna di esse richiede competenze specifiche e attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche delle superfici da trattare, per cui un dato intervento potrebbe rivelarsi più adeguato di un altro.

trattamenti di decontaminazione più efficaci prevedono l’utilizzo di:

  • spugne chimiche, impregnate di sostanze che assorbono e neutralizzano le molecole inquinanti. Possono contenere solventi o detergenti ad alta efficacia che aiutano ad eliminare fuliggine, particelle tossiche e altri residui. Sono generalmente realizzate in gomma porosa e possono essere utilizzate su pareti, soffitti, pavimenti, paralumi e altre superfici;
  • estrattori ionizzanti, strumenti che sfruttano la tecnologia della ionizzazione per catturare le particelle inquinanti presenti nell’aria e sulle superfici. L’estrattore genera ioni positivi e negativi che, legandosi a fumo, polveri e altre sostanze chimiche volatili, le rendono più pesanti. Queste si depositano sulle superfici e possono essere neutralizzate più facilmente tramite appositi dispositivi di raccolta;
  • monospazzole, che combinano un motore e una spazzola rotante, efficace per pulire a fondo pavimenti e altre superfici. Esercitano una pressione tale da disgregare tutti i residui inquinanti e renderne più facile la rimozione. Possono essere equipaggiate con spazzole diverse, in base alle esigenze. Quelle rigide, per esempio, sono indicate per rimuovere i residui più ostinati. Quelle morbide, invece, per trattare superfici più delicate. Scegliere l’accessorio giusto è importante per evitare danni e graffi indesiderati.

Noi di Selin siamo specializzati nella bonifica post-incendio e mettiamo la salute e la soddisfazione del cliente sempre al primo posto. Disponiamo di strumenti all’avanguardia e possiamo contare sul supporto di un personale altamente formato. Eseguiamo ogni intervento in modo scrupoloso, assicurando rapidità di esecuzione e qualità del risultato finale. Dalla fase di sopralluogo alla gestione del sinistro, fino al risanamento degli ambienti colpiti dall’incendio: siamo l’alleato perfetto per tutti coloro che desiderano tornare rapidamente alla normalità.

Condividi

Newsletter
Dalla condivisione nascono i progetti di un futuro migliore. Se vuoi restare connesso con Selin, iscriviti alla Newsletter.