Corsi di formazione per la sicurezza in cantiere

I cantieri sono aree di lavoro temporanee per la costruzione edile o opere di ingegneria civile. Possono essere fissi, per la realizzazione di edifici o navi, o mobili, per la costruzione di strade, gallerie o ferrovie.

La sicurezza è un tema importante in qualsiasi contesto lavorativo, in particolare nel settore edile e nei cantieri dove, statisticamente parlando, si verificano il maggior numero di eventi accidentali o infortuni.

Requisito imprescindibile che occorre pianificare con attenzione, senza eccezioni di sorta, la sicurezza nei cantieri è finalizzata a salvaguardare la vita e la salute dei lavoratori dai rischi legati al luogo in cui operano e alle attrezzature che utilizzano. Riconoscere e valutare questi rischi è fondamentale per prevenire situazioni di pericolo.

La normativa di riferimento è il Testo Unico sulla Sicurezza (d.lgs. 81/2008) che, al Titolo IV, disciplina le modalità per garantire la sicurezza nei cantieri. In questo contesto, i corsi di formazione per la sicurezza in cantiere giocano un ruolo chiave. Conseguire la giusta preparazione presso un ente accreditato è fondamentale per affrontare eventuali rischi e pericoli e prevenire o limitare la possibilità di infortunio.

Corso di primo soccorso

A livello normativo, il corso di primo soccorso è obbligatorio per tutte le aziende che hanno almeno un dipendente o un socio lavoratore. Queste sono chiamate a nominare uno o più addetti alla sicurezza per le situazioni di emergenza e sono responsabili della formazione degli stessi per abilitarli a ricoprire tale ruolo.

La nomina degli addetti al primo soccorso spetta al datore di lavoro che, d’accordo con un medico qualificato, determina chi deve agire come primo soccorritore all’interno del cantiere. Il numero di addetti non è determinato dal legislatore, ma è individuato sulla base delle dimensioni dell’azienda e dei rischi associati al luogo di lavoro.

Il ruolo dei lavoratori designati si limita alla gestione delle emergenze sanitarie in attesa dell’arrivo di soccorsi qualificati e consiste nell’attuazione di misure, procedure e azioni assistenziali finalizzate a far sì che l’infortunato possa raggiungere il luogo di cura nelle migliori condizioni e nel minor tempo possibile.

I corsi di primo soccorso variano non solo in base al numero di lavoratori e ai fattori di rischio associati al luogo di lavoro, ma anche a seconda del gruppo a cui appartiene la propria azienda.

Il Decreto del Ministero della Salute n. 388 del 15 luglio 2003, riguardo al Regolamento sul Pronto Soccorso Aziendale, classifica le aziende in tre gruppi, stabilendo per ciascuno la durata obbligatoria del corso di primo soccorso:

  • A (cantieri per lavori in sotterraneo e imprese con oltre 5 lavoratori appartenenti ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4), corso di primo soccorso della durata di 16 ore;
  • B (imprese con 3 o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A), corso di primo soccorso della durata di 12 ore;
  • C (imprese con meno di 3 lavoratori che non rientrano nel gruppo A), corso di primo soccorso della durata di 12 ore.

Gli addetti al primo soccorso, al termine del corso di formazione, devono conoscere in modo approfondito le tecniche di:

  • comunicazione con il sistema di emergenza del S.S.N.;
  • primo soccorso nelle sindromi cerebrali acute;
  • primo soccorso nella sindrome respiratoria acuta;
  • rianimazione cardiopolmonare;
  • tamponamento emorragico;
  • sollevamento, spontaneo e trasporto dell’infortunato;
  • primo soccorso in caso di esposizione ad agenti chimici e biologici.

La validità dell’attestato è di 3 anni. Alla scadenza, è obbligatorio l’aggiornamento. Rinnovare la formazione è essenziale per non impoverire le conoscenze e le competenze precedentemente acquisite. La durata del corso di aggiornamento è di 6 ore per le aziende appartenenti al gruppo A e di 4 ore per quelle dei gruppi B e C.

Corso antincendio

Il pericolo di incendi nel settore edile e, in particolare, nei siti di costruzione rappresenta una delle maggiori fonti di preoccupazione a causa dell’ampia portata dei danni attesi e dell’alta probabilità con cui l’incidente può verificarsi.

La legge stabilisce l’obbligo per le aziende di formare uno o più lavoratori al ruolo di addetto antincendio. I collaboratori preposti assumono il compito di attuare le misure volte a prevenire, contenere e contrastare gli incendi e a gestire eventuali emergenze scaturite dalla situazione di pericolo.

Il programma dei corsi antincendio varia in base al rischio incendio associato al luogo di lavoro, dal 04/10/2022 i corsi per addetti antincendio sono individuati dal D.M. 2/9/2021 che prevede 3 livelli di formazione, denominati rispettivamente: 1-FOR, 2-FOR e 3-FOR. Le attività si dividono in:

  • livello 1, nei cantieri dove si detengono e si impiegano sostanze scarsamente infiammabili e dove non sussistono possibilità di sviluppo di focolai e probabilità di propagazione delle fiamme;
  • livello 2, nei cantieri dove si detengono e si impiegano sostanze infiammabili, fatta eccezione per quelli interamente all’aperto;
  • livello 3, nei cantieri in sotterraneo dove si svolgono interventi di costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, pozzi, carne e altre opere simili di lunghezza superiore a 50 m e cantieri dove si detengono e si impiegano esplosivi.

Tutti i corsi antincendio, indipendentemente dal livello di rischio, prevedono una parte teorica dedicata ai fondamenti di base, alle misure preventive e alle modalità di utilizzo degli estintori portatili e una parte pratica con esercitazioni e simulazioni, indispensabili per convalidare e mettere in pratica le nozioni apprese.

I corsi antincendio a livello 1 hanno una durata minima di 4 ore, quelli a livello 2 di 8 ore e quelli a livello 3 di 16 ore. L’attestato ha una valenza quinquennale e alla scadenza è obbligatorio il corso di aggiornamento che ha una durata di 2 ore per le aziende di attività di livello 1, di 5 ore per le aziende di attività di livello 2 e di 8 ore per le aziende di attività di livello 3.

Nel dettaglio, durante il corso di formazione, gli addetti antincendio imparano a svolgere i seguenti compiti:

  • accorrere sul luogo dell’incendio per valutare natura ed entità del pericolo;
  • utilizzare i presidi antincendio per domare l’incendio;
  • coordinare l’evacuazione del personale presente;
  • avvisare i soccorsi;
  • isolare e circoscrivere la zona interessata dall’emergenza;
  • disattivare i fattori di rischio, come le valvole del gas;
  • verificare l’andamento dell’emergenza in tempo reale fino a quando non cessa di essere tale;
  • verificare la sicurezza della zona interessata dall’emergenza e chiedere al datore di lavoro di riprendere le consuete attività lavorative.

La legge stabilisce che gli attestati antincendio e di primo soccorso ottenuti attraverso l’e-learning non hanno validità normativa. La formazione non può essere solo teorica e la pratica è una parte essenziale del percorso d’istruzione. Il datore di lavoro, quindi, deve invitare i collaboratori designati a frequentare un corso in aula di primo soccorso e antincendio.

Corso di formazione sul rischio elettrico

Gli impianti elettrici di cantiere sono considerati tra i più pericolosi per via della provvisorietà tipica di questi luoghi di lavoro, delle condizioni ambientali in cui i lavoratori si trovano ad operare e della possibilità per le apparecchiature di diventare meno efficienti in termini di sicurezza a causa dell’attività cantieristica.

Il già citato d.lgs. 81/2008 stabilisce che gli addetti allo svolgimento di lavori elettrici nei cantieri debbano essere pienamente consapevoli dei rischi a cui vanno incontro e obbliga il datore di lavoro a formarli adeguatamente per svolgere questo tipo di attività.

Stando a quanto previsto dalla norma CEI 11-27, il corso di formazione sul rischio elettrico è obbligatorio per le figure professionali incaricate di eseguire lavori:

  • sotto tensione su parti attive di un impianto elettrico;
  • fuori tensione su parti di impianti elettrici privi di tensione;
  • in prossimità di tensione effettuati a corta-media distanza da parti attive di impianti elettrici.

Il corso si compone di un modulo teorico e uno pratico. Il primo ha una durata minima di 14 ore. Per il secondo, invece, non è possibile stabilire un numero di ore minime perché tutto dipende dall’esperienza pregressa del lavoratore e dalle caratteristiche del cantiere in cui opera.

Generalmente, i corsi di formazione sul rischio elettrico sono organizzati su 4 livelli:

  • 1A, informazioni teoriche di base sulla pericolosità degli impianti elettrici e su come gestirli durante lo svolgimento dei lavori;
  • 1B, competenze e conoscenze necessarie per operare;
  • 2A, informazioni di base sui lavori elettrici sotto tensione;
  • 2B, competenze e conoscenze pratiche per eseguire interventi sotto tensione.

I livelli 1A, 1B e 2A possono essere raggiunti mediante apposito corso, anche in modalità e-learning, della durata di 14 ore. Il livello 2B, invece, necessita di specifici corsi di formazione pratica.

Al termine del percorso formativo, il datore di lavoro può conferire al lavoratore il riconoscimento di PES, cioè di persona esperta, di PAV, cioè di persone avvertita, oppure di PEI, cioè di persona idonea allo svolgimento di lavori elettrici sotto tensione.

L’attestato è suscettibile di aggiornamento professionale. Ogni 5 anni, infatti, è previsto un corso di aggiornamento della durata di 4 ore. Richiami straordinari si rivelano necessari quando vengono introdotte nuove normative sulla sicurezza elettrica o nuove tecnologie, attrezzature o metodologie produttive fanno il loro ingresso nel settore di riferimento.

Approfondimento per la sicurezza in cantiere

Altri corsi di formazione obbligatori per legge (d.lgs. 81/2008 e d.lgs. 106/2009), finalizzati alla tutela della sicurezza in cantiere, sono quelli che hanno ad oggetto la stima degli oneri della sicurezza e gli obblighi dell’impresa affidataria nei cantieri e nei contratti d’appalto.

Il corso di stima degli oneri della sicurezza è rivolto ai coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione (CSP e CSE), ai progettisti e a tutti i soggetti, sia pubblici che privati, coinvolti nella preparazione e nella gestione dei contratti di appalto, d’opera e di somministrazione.

Quando si parla di oneri della sicurezza, si fa riferimento ai costi associati alle misure preventive e di coordinamento necessarie per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro dove si possono verificare interferenze a causa della presenza di più imprese nella stessa area di lavoro, come i cantieri edili.

Il corso, dalla durata di 2 ore e accessibile in modalità e-learning, ha l’obiettivo di chiarire come si effettua il calcolo di questi costi e di illustrare quali sono i principi normativi da applicare. Prevede, inoltre, esempi pratici e materiali di supporto.

Il corso di obblighi dell’impresa affidataria nei cantieri e nei contratti d’appalto, invece, è stato introdotto dal d.lgs. 106/2009 (correttivo del d.lgs. 81/2008) ed è rivolto a datori di lavoro, dirigenti e preposti delle imprese affidatarie che operano nei cantieri.

Anch’esso ha una durata di 2 ore ed è accessibile in modalità e-learning. Illustra quali sono le responsabilità dell’appaltatore, gli obblighi previsti per i contratti di appalto, gli obblighi del committente o del responsabile dei lavori e quali sono le responsabilità di tutti gli altri soggetti coinvolti: dai datori di lavoro ai dirigenti, fino ai preposti delle imprese affidatarie e ai lavoratori autonomi.

Corso di aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza

Tra le figure più importanti responsabili della gestione della sicurezza nei cantieri, identificate dal D.lgs. 81/2008 al Titolo IV, ci sono il coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione (CSP) e il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione (CSE).

In particolare, il coordinatore per la sicurezza:

  • nella fase di progettazione, redige il piano di sicurezza e coordinamento per prevenire eventuali rischi sul luogo di lavoro;
  • nella fase di esecuzione, monitora l’andamento del progetto, assicurandosi che i lavoratori seguano le regole previste dal piano di coordinamento.

Il CSP, quindi, definisce scelte progettuali e organizzative, procedure e misure preventive idonee a contrastare o ridurre al minimo i rischi nei cantieri. Il CSE, invece, verifica l’attuazione del piano di sicurezza e coordinamento da parte dell’impresa fino al termine dei lavori.

Per svolgere tali attività, il coordinatore per la sicurezza è obbligato a frequentare un corso della durata di 120 ore, che permette di acquisire tutte le conoscenze e le competenze necessarie per occuparsi della gestione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro.

L’attestato ottenuto ha una validità di 5 anni. Il corso di aggiornamento dei coordinatori per la sicurezza, indispensabile per mantenere la qualifica, ha una durata di 40 ore e affronta i seguenti temi:

  • normativa, sistema legislativo, responsabilità civile, amministrativa e penale, tutela assicurativa;
  • analisi del rischio, segnaletica, infortuni, dispositivi di protezione individuale;
  • documento di valutazione rischi (DVR), piano operativo sicurezza (PSO), piano di sicurezza e coordinamento (PSC);
  • demolizione, scavi, lavori in quota;
  • rischi specifici, come quelli biologici, cancerogeni, elettrici, vibrazioni.

Noi di Selin organizziamo corsi sulla sicurezza in cantiere in modalità e-learning e in aula, personalizzati sulla base delle esigenze di ogni azienda. Docenti qualificati e dalla comprovata esperienza nel settore della formazione forniscono ai discenti tutte le conoscenze e le competenze necessarie per gestire la sicurezza nei cantieri edili.

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