Nel panorama della sicurezza sul lavoro, la classificazione delle aziende nei gruppi A, B e C, definita dal Decreto Ministeriale 388/2003, rappresenta un riferimento essenziale per stabilire i requisiti formativi del personale addetto al primo soccorso. Questa suddivisione permette di adeguare la preparazione degli addetti alle reali necessità operative e ai rischi specifici connessi alle diverse attività produttive.
L’obiettivo principale della classificazione è garantire un intervento tempestivo e adeguato in caso di emergenza, attraverso la formazione mirata del personale incaricato. In funzione del gruppo di appartenenza, variano infatti i contenuti, la durata e la frequenza dei corsi di formazione e aggiornamento.
Conoscere il proprio gruppo di riferimento è dunque fondamentale per adempiere agli obblighi normativi, migliorare la gestione delle emergenze e contribuire attivamente alla sicurezza sul luogo di lavoro.
Aziende classificate nel gruppo A
Le aziende classificate nel gruppo A sono considerate ad alto rischio, in quanto operano in settori particolarmente esposti a incidenti o gestiscono un elevato numero di lavoratori. Secondo il DM 388/03, si tratta di realtà in cui la probabilità di eventi gravi è statisticamente più alta o dove le conseguenze di un’emergenza sanitaria possono essere più serie.
Secondo il D.M. 388/03 rientrano nel gruppo A:
- aziende o unità produttive con oltre 5 lavoratori appartenenti o riconducibili ai gruppi tariffari INAIL con indice infortunistico di inabilità permanente superiore a 4 (desumibili dalle statistiche nazionali INAIL del triennio precedente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale);
- aziende o unità produttive con oltre cinque lavoratori a tempo indeterminato del comparto dell’agricoltura.
Inoltre, rientrano nel gruppo A le seguenti aziende:
Le aziende o unità produttive con attività industriali, soggette all’obbligo di dichiarazione o notifica, di cui all’art. 2 del D. Lgs 334/1999:
- centrali termoelettriche;
- impianti e laboratori nucleari;
- aziende estrattive e altre attività minerarie;
- aziende che svolgono lavori in sotterraneo
- aziende per la fabbricazione di esplosivi, polveri e munizioni.
Le imprese di gruppo A devono formare gli addetti al primo soccorso con corsi specifici più articolati rispetto a quelli previsti per i gruppi B e C. La formazione comprende nozioni teoriche di pronto soccorso, tecniche pratiche di rianimazione cardiopolmonare, immobilizzazione, emostasi e molto altro.
È fondamentale, inoltre, che la formazione sia aggiornata con cadenza triennale. Gli addetti devono saper affrontare situazioni di emergenza complesse e mantenere una prontezza operativa sempre elevata.
Per individuare il percorso formativo più adatto e conforme alla normativa, Selin propone diversi corsi in aula pensati per aziende di gruppo A, tenuti da esperti qualificati nel settore della salute e sicurezza.
Aziende classificate nel gruppo B
Rientrano nel gruppo B le aziende o unità produttive con tre o più lavoratori che non rientrano nel gruppo A.
La formazione degli addetti al primo soccorso per le aziende di gruppo B prevede un corso che copre le principali tecniche di intervento in emergenza. Durante la formazione vengono affrontati temi come:
- supporto delle funzioni vitali;
- gestione dell’infortunato in attesa dei soccorsi;
- rilevazione di sintomi e segnali vitali;
- utilizzo di presidi di primo intervento aziendale.
Anche in questo caso, la validità dell’attestato è triennale e richiede corsi di aggiornamento periodici per mantenere alta l’efficacia dell’intervento.
Pur trattandosi di aziende con rischio medio, è essenziale non sottovalutare l’importanza del primo soccorso. La prontezza e la consapevolezza degli addetti possono fare la differenza tra un intervento efficace e un’escalation della situazione d’emergenza.
Aziende classificate nel gruppo C
Il gruppo C raccoglie tutte le aziende o unità produttive con meno di tre lavoratori che non rientrano nel gruppo A.
Le aziende classificate nel gruppo C devono organizzare corsi formativi che forniscono competenze per:
- riconoscere tempestivamente una situazione critica;
- attivare correttamente i soccorsi;
- prestare un primo intervento semplice ma efficace;
- collaborare in modo ordinato e sicuro con il personale sanitario.
L’obiettivo della formazione è quello di rendere ogni addetto in grado di affrontare l’emergenza con lucidità e prontezza, anche in contesti meno complessi. La frequenza di aggiornamento è la stessa degli altri gruppi: ogni tre anni, per mantenere la validità dell’attestato.
Poiché anche le piccole realtà devono rispettare gli obblighi previsti dalla normativa, è utile avvalersi di consulenti esperti in materia. Selin, grazie alla sua competenza in sicurezza sui luoghi di lavoro, supporta le aziende del gruppo A, B e C nella pianificazione e gestione della formazione del primo soccorso, offrendo percorsi formativi calibrati anche per realtà con esigenze più contenute ma non meno rilevanti.